I mortari e altri fenomeni carsici
Sulla cima del Monte Subasio sono presenti vistosi fenomeni carsici causati dall’azione dell’acqua sugli strati calcarei.
Si individuano due tipi principali di conche o doline: i mortari e le fosse, entrambi utilizzati in passato per la produzione del ghiaccio. La neve infatti veniva accumulata in queste conche o nelle buche da neve artificiali, poi ricoperta con della terra per essere conservata più a lungo.
Mortari
Il Mortaro Grande ha una forma leggermente ellittica, le pareti sono abbastanza ripide e il fondo arrotondato raggiunge una profondità di circa 60 metri.
Poco più a nord-est si trova il Mortaiolo, che presenta una forte pendenza e arriva a una profondità di circa 20 metri.
Infine il Mortaro delle Trosce, situato circa 500 metri a nord-est delle antenne. La sua forma è circolare e raggiunge i 50 metri nel punto più basso.
Fosse
La Fossa Rotonda misura circa 12 metri, è stata impermeabilizzata per raccogliere l’acqua piovana e alimentare gli abbeveratoi del luogo, così come la Fossa Cieca.
Sul versante di Spello si trova il lago di Pietrolungo, dove il rimboschimento ha reso meno riconoscibile il fenomeno carsico.
L’intero Parco del Monte Subasio presenta fenomeni di origine carsica, tra cui pozzi, cunicoli, cavità profonde anche 30 metri, come la Grotta del Subasio (o del Diavolo), l’area di Vallonica e l’Orrido delle Carceri. Si tratta di un inghiottitoio che convoglia e raccoglie le acque di infiltrazione; secondo la credenza locale si riempirebbe solo in occasione di guerre e avvenimenti di particolare rilevanza
Fonte Internet