Monte Avena (1454 m s.l.m.) da Fonzaso (Bl)
Dal centro del paese si può lasciare l’auto nel capiente parcheggio gratuito nei pressi della chiesa (46° 01′ 06″ N; 11° 47′ 57″ E)
Si passa davanti alla chiesa seguendo le indicazioni per l’Eremo di San Micel percorrendo il tracciato utilizzato annualmente dai devoti per la via Crucis.
Al primo bivio, seguire a dx dove la traccia continua ad essere ben battuta ma in ripida salita fino all’Eremo. Dopo le consuete foto di rito, si torna sui nostri passi più in basso e al bivio con la panchina si imbocca il sentiero di sx passando ai piedi della roccia che trattiene l’Eremo. Lasciamo la ferrata didattica e la falesia di arrampicata scendendo brevemente nel bosco.
Ora in salita si aggira il monte arrivando alla Casa delle Fate (670 m s.l.m.), un doppio curioso ricovero di proprietà privata ma aperto per permettere un rifugio di fortuna nel caso di bisogno.
Ancora in continua salita, il paesaggio cambia e si passa su una comoda mulattiera fino alla croce di Cima Loreto (903 m s.l.m.) e di seguito al Bivacco Yale e dopo una doverosa pausa il sentiero non meno ripido verso la cima ci aspetta.
Un fitto bosco, una radura lungo il pendio devastato da Vaia ed eccoci sui pascoli del Monte Avena. Piccola attrazione turistica d’inverno grazie a qualche pista da sci e fortunata rampa di lancio per gli innumerevoli parapendio che colorano il cielo con le loro vele.
Panorama grandioso verso la vallata feltrina, il lago del Corlo, il Massiccio del Grappa, l’Altopiano di Asiago, e alle nostre spalle, il Monte Pavione e le lontane dolomiti bellunesi.
Sul pianoro a bordo piste è presente la Malga Campon (raggiungibile anche in auto dal passo Croce d’Aune) con servizio ristorazione.
Non adatto al Nordik Walking o alle Mtb
Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
3 h soste escluse
Discesa
Per completare un anello, ho seguito un sentiero non segnalato sulle mappe, scende ad Arten e un bivio devia lungo la discesa anche per Fonzaso.
3 h
Considerazioni:
Durante l’escursione ho trovato accumuli nevosi nelle zone in ombra anche se l’esposizione è in buona parte verso sud e per questo, consiglio vivamente di evitare il periodo estivo.
Per seguire il mio stesso percorso è necessaria una buona esperienza su sentieri non tracciati ed un buon orientamento, sconsiglio vivamente di fare il mio stesso errore inoltrandosi tra gli schianti di Vaia che hanno completamente ridisegnato il crinale, cancellando quasi completamente la traccia. Conviene seguire per Arten, dove il sentiero è ben visibile, meno pendente e più frequentato.
Sentieri non numerati CAI.
Organizzatissimo il bivacco e ricco d’ingegno: pannello solare con batteria di accumulo, recupero acqua piovana, fornitissima cucina con bombolone di gas, legnaia con attrezzi da lavoro (e l’idea di fermarsi qualche giorno…)
Cartografia Tabacco 023 Alpi Feltrine Le Vette del Cimònega 1:25.000
Escursione effettuata in aprile 2022
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