Maiorca: l’isola della quiete
Guida al viaggio (la mia esperienza)
Introduzione ed itinerario
Maiorca è una meta semplice semplice vista la breve distanza che la separa dall’Italia grazie agli ormai sempre più frequenti voli low cost. È la principale isola delle Baleari con il litorale costellato da piccole baie e magnifiche spiagge di sabbia bianca, al suo interno si trova la montagna del Puig Major con i suoi 1445 m s.l.m. sempre baciata dal sole mediterraneo e la Serra de Tramuntana che blocca i venti che giungono da nord. La scelta del mio soggiorno con la famiglia in un villaggio turistico si è dimostrata, ancora una volta, vincente, in quanto abbiamo approfittato di un’offerta che comprendeva volo più soggiorno “all inclusive” con bambino gratuito al seguito. La nostra indole di “viaggiatori” non ci ha però abbandonato e prendendo un’auto a noleggio abbiamo scorrazzato in lungo e in largo per tutta l’isola, scoprendone la genuinità e le bellezze nascoste. Si è rivelata un’oasi di pace, calma ed allegria dove l’ottimo clima permette anche vacanze fuori stagione godendo del meno affollamento e del costo più basso
Come arrivare
L’aeroporto di Palma di Maiorca è collegato con moltissime località italiane ed europee, con la possibilità, quindi, di approfittare di un breve stop per la coincidenza del volo. È a pochi km dal centro e quindi comodo anche per chi viaggia con lo zaino in spalla. Suggerisco di prenotare il volo con diverso anticipo in modo da trovare delle incredibili offerte
Quando andare
L’isola gode di un clima gradevole tutto l’anno, gli inverni sono miti e le estati caldi ma sopportabili se si soggiorna lungo la costa o nelle dolci colline.
Moneta
Naturalmente la moneta è l’Euro; il costo della vita è più basso rispetto alle altre isole Baleari
Telefono e internet
Tutta l’isola ha un’ottima copertura della rete mobile
Sicurezza
Non abbiamo riscontrato alcun problema
Salute
L’ospedale La Misericordia nel centro di Palma è attrezzato per ogni tipo di emergenza
Cucina
L’isola offre una gastronomia molto variegata, i piatti tradizionali sono la sopa seca o sopes marloqquines, un minestrone a base di pane che assorbe tutto il brodo di verdure; il tumbet, un insieme di patate e melanzane ripiene di carne o pesce, il tutto ricoperto dalla salsa di pomodoro e cotto in un tegame di coccio; l’escaldum, un piatto di pollo o tacchino tagliato a pezzi con patate, cipolla, pomodori, pinoli, lauro, mandorle e vino secco e infine l’ensaimada, un dolce ripieno di zucca bollita, crema, frutta e grasso di maiale. I patiti di carne di maiale non possono andarsene senza aver degustato il botifarrons, un pasticcio di carne con sangue di maiale e la sobrassada (carne di maiale condita con la paprica)
Pernottamento
Case, appartamenti, hotel, ostello, resort? Le scelte sono tante ma bisogna prenotare per tempo per avere i prezzi più contenuti
Consigli per gli acquisti
Oggetti tipici dell’isola vengono prodotti dall’esperienza dei suoi artigiani, in ferro battuto, in vetro, in ceramica ed in legno. Ad Inca, il 15 novembre, si tiene un enorme mercato all’aria aperta, il Dijous Bo, di prodotti tipici con oltre 100 espositori locali
Cosa vedere
Palma di Maiorca
Nel capoluogo vive la metà degli oltre seicentomila abitanti dell’isola; fondata dai romani la città conserva preziose vestigia monumentali che rievocano anche i secoli della presenza musulmana. L’edificio simbolo è la magnifica Cattedrale di Santa Maria (detta La Seu) in stile Gotico, risalente al XIV secolo, con un grandioso rosone della cuspide opera dell’architetto Gaudì e con la navata centrale tra le più imponenti e alte del mondo. Ci dicono sia stata costruita come simbolo di supremazia nei confronti dell’Islam. Il vicino lago nel Parc de la Mar riflette il suo maestoso campanile. Di fronte alla Cattedrale, il Palazzo Reale di Almudaina segna per oltre 1000 anni la sede del potere, dove l’ultimo sabato del mese è possibile assistere al cambio della guardia. La zona pedonale è adorabile con i grandi alberi che ombreggiano le passeggiate estive, merita una visita anche l’antica Chiesa di Santa Eulalia anch’essa in stile Gotico con diverse pitture di gran valore. Le più belle espressioni dell’architettura maiorchina si ritrovano nei palazzi e nelle case signorili costruite tra il XV è il XVIII secolo, tra le quali spicca la Ca’n Rei dalla particolare e unica facciata. Il giardino botanico con il ficus Nitida ospita l’albero più grande di Palma. Il Castello de Bellver (XIV), con la sua insolita forma rotonda, veglia dalla sua collina quasi a proteggere la città, offrendo un panorama da cartolina. Palma possiede un balcone naturale sul mare di circa 20 km, con il lungomare che li percorre in un unico viale (Passeig di Sagrera e Passeig Maritimo), da qui si possono apprezzare il Palazzo della Llotja, usato come salone per esposizioni e il Consulat de la Mar, sede del Governo Baleare. Il Museo d’Arte Spagnola ospita opere di Picasso, Miró e Dalì; il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Es Baluard, ospita i capolavori di Picasso, Mirò, Cézanne, Gauguin, Magritte, Barceló e molti altri impressionisti e la Fundació Pilar i Joan Miró con la più completa collezione dell’artista. Il maestro del surrealismo, con il suo famoso stile naif, ha vissuto a lungo a Maiorca, ma è stato sempre a contatto con la sua “catalanità”, sviluppando nel 1942 il suo vocabolario pittorico immaginato, girando intorno ad una importante trilogia: le donne, gli uccelli e le stelle
Sóller
Posizionata alla fine dell’omonima Valle, questa cittadina è facilmente raggiungibile dal centro di Palma grazie all’unica ferrovia delle Baleari, che parte da Plaça d’Espanya e attraversa le montagne della Sierra della Tramontana. A Sóller, nella vecchia stazione, una mostra libera ripercorre l’evoluzione del lavoro di Miró e decodifica il suo uso proficuo di simboli più o meno astratti. Il piccolo porto a pochi km è raggiungibile prendendo il tram. Il bellissimo paesaggio fa da cornice ad immensi aranceti ed è proprio grazie a questo frutto che c’è l’obbligo di rilassarsi nelle terrazze delle piccole locande sorseggiando un’autentica e fresca spremuta
Valldemossa
Questo splendido borgo situato in una vallata tra carrubi, mandorli e ulivi, a 400 m di altitudine, ha accolto la residenza di molti artisti e personaggi illustri. Il monumento più famoso è il Monastero della Certosa Reale di Gesù Nazareno, trasformato con l’esproprio dei beni della Chiesa in residenza, vi ha soggiornato Frédéric Chopin; il museo ospita il suo pianoforte autentico, pagine manoscritte, ritratti e piccoli oggetti personali
Alcúdia
Situata all’estremo nord dell’isola, circondata da mura del XIV secolo, prima insediamento fenicio, poi romano e successivamente avamposto degli arabi, per cui presenta chiese gotiche, resti di case e scavi di epoca romana. Importante polo turistico grazie alla lunga costa sabbiosa che si estende per ben 15 km
Cap de Formenton
Non lontano da Alcúdia, la penisola ha il suo faro (ora con caffetteria) che fu costruito nel 1857, è raggiungibile dalla celeberrima Ma10, la strada sinuosa che forma il così detto ‘nodo di cravatta’; è un posto idilliaco dove poter godere degli ottimi tramonti sorseggiando gustosissimi aperitivi
Serra de Tramontana
Con i suoi 1436 m s.l.m., il Puig Major che dista meno di 4 km dal mare, mette in evidenza la costa occidentale di Maiorca con un fantastico sbalzo di cime e scogliere ricoperte di pini, o di terrazzamenti ad aranci ed olivi, una vera fortezza naturale, protetta dal 2011 come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per gli amanti del trekking, ci sono interessanti sentieri escursionistici
Le spiagge
Chi viene in vacanza in quest’isola lo fa proprio per il mare e le limpidissime acque che caratterizzano tutta la costa. La spiaggia di Palma, meglio conosciuta anche come El Arenal, possiede un lungomare con pista ciclabile e numerosissime attrattive turistiche tra cui negozi, ristoranti e discoteche, è una spiaggia dalla sabbia fine e bianca e dal mare trasparente. A breve distanza dalla Capitale ci sono le splendide spiagge di Ilettes, Portals Nous, la grande Palmanova e Magaluf. Spostandoci a nord, la paradisiaca spiaggia della Cala Pi, che si apre sulla baia di Pollença è molto tranquilla rispetto alla grande Baia di Alcúdia, circondata da orrendi complessi alberghieri. Dove i luoghi non hanno fascino, restano delle belle pinete ed i venti sostenuti per gli appassionati di kitesurf. Lungo la costa orientale, le spiagge, a parte l’affollata e grande Cala Millor, sono a volte ridotte a piccole cale, tra promontori rocciosi, immerse nel verde, a volte molto isolate e difficili da individuare, ed è qui che abbiamo soggiornato, e la graziosa Cala Mondragò, vicino a Portopetro era la nostra preferita. A sud Sa Ràpita e la lunga El Trench sono le ultime spiagge vergini di Maiorca, rimaste ancora intatte dal punto di vista della sua natura
Le grotte di Maiorca
Le acque del mare hanno scavato nel sottosuolo dell’isola più di 2500 caverne, tantissime collegate fra loro e ora aperte anche al pubblico. Tra le più spettacolari e famose a livello mondiale, ci sono le Cuevas del Drach, situate a pochi km da Porto Cristo, nel loro interno si trova il lago Martel, considerato uno dei maggiori laghi sotterranei del mondo, nel quale vengono organizzati ogni giorno concerti di musica classica. Sono aperte tutto l’anno, www.cuevasdeldrach.com . Sulla strada che unisce Manacor e Porto Cristo, ci sono le Grotte dels Hams, chiamate così per la singolare forma ad “amo” delle sue stalattiti bianche e trasparenti. È possibile attraversare in barca il grande lago interno
Consigli
Girate l’isola, oltre alle spiagge piccole ed isolate, l’entroterra permette di assaporare le tradizioni locali e allontanandosi dalla massa turistica potrete regalarVi una vacanza tutto relax.
Se sei un’escursionista, l’autunno e la primavera sono le stagioni ideali per assaporare gli angoli più nascosti evitando la calura estiva
Enti del Turismo: www.infomallorca.net www.spain.info
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