venerdì, Dicembre 6, 2024

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Tunisia

Guida al viaggio (la mia esperienza)

Introduzione ed itinerario

 Destinazione facile facile, bastano un paio d’ore d’aereo per raggiungere le località più gettonate da molti aeroporti italiani, Capo Bon dista solo 140 km dalla Sicilia.

Le principali città si trovano lungo i 1300 km di costa, così come le migliori località turistiche, abbinabili a brevi tour per scoprire le vere bellezze di questo paese baciato dal sole e lambito dal mar Mediterraneo. La Tunisia è terra di incontri e un crocevia di civiltà, dove la storia è parte integrante della cultura, abitata fin dal paleolitico, scelta dai fenici, è stata culla dell’antica Cartagine, distrutta dai Romani ma tuttora ricca di antichi passaggi dell’impero, dai bizantini, dalle dinastie arabe, dagli andalusi, i turchi, poi gli italiani e i francesi, dove la religione se pur vissuta con fervore è priva di fanatismo.

Tunisi, Hammamet, Monastir, Sousse, Port El Kantaoui, Djerba, queste le proposte da più Tour Operator, ma con la mia solita volontà di trovare l’alternativa, ho scelto Zarzis, un piccolo centro a una settantina di km a sud di Djerba.

Modesto ma caotico quanto basta per assaporare l’atmosfera genuina di questo popolo, fieri della loro cultura, delle loro tradizioni e della loro terra. Il trambusto del mercato artigianale (souk) ed i negozi hanno riempito il nostro soggiorno tutto mare e deserto. 

Quest’ultimo, affascina il turista con il suo profondo richiamo, tra un misto di curiosità, mistero e rispetto, anche per chi lo abita e lo ritiene ospitale. Altissime dune di sabbia finissima sferzate da venti che ne mutano costantemente la forma nascondono oasi e antichi passaggi. Una limpida notte stellata messa in risalto dall’aria rarefatta come per magia disegna nel cielo la strada da seguire. 

Per spostarmi dal villaggio turistico dove soggiornavo ho utilizzato dei tour organizzati direttamente dall’hotel nonostante potessi muovermi autonomamente. 

Ho utilizzato il taxi solo per brevi spostamenti (i taxi regolari hanno il tassametro).

Una buona soluzione per spostarsi tra le varie città e visto l’esoso costo del noleggio di un auto potrebbe essere l’utilizzo dei taxi collettivi o “louage” leggermente più costoso dell’autobus ma più veloce. Si tratta di furgoni che partono quando sono pieni, quindi non ci sono orari, ma la frequenza è piuttosto alta. In ogni città c’è una stazione di passaggio, spesso vicino alla stazione principale degli autobus. Da non escludere anche la possibilità di utilizzare il treno: la rete ferroviaria ha circa 2.000 km di binari.

Vi verrà proposta la cena beduina nel deserto e sarà un’ottima occasione per far coincidere l’esperienza del deserto sotto la volta stellata e la genuinità di queste genti, che per necessità rischiano la vita per approdare nel nostro Paese convinti che sia più semplice “sopravvivere”.

Da Sousse a Gabès si possono godere le bianche spiagge infinite, un sole che splende quasi tutto l’anno, campi da golf, un fondale che sembra creato per le immersioni, oltre a un numero elevatissimo di centri benessere dotati di hammam tradizionali.

La lingua parlata è l’arabo, il francese è obbligatorio nel corso degli studi, e molti riescono a capire anche l’italiano.

Sousse , Monastir  o Gabès  non sono nati con il boom del turismo dagli anni 70, la loro storia risale all’antichità così, oltre ad ospitare sciami di resort, le città nascondono vere medine, vicoli, musei e moschee… Tutto ciò che fa la specificità di una città tunisina!

 Come arrivare

Ormai quasi tutti gli aeroporti italiani collegano le principali città tunisine, e naturalmente Djerba, la meta più gettonata dai turisti italiani. Per entrare nel Paese è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio se il viaggio è organizzato dai Tour Operators dove in aereo verrà rilasciato un modulo da compilare che verrà presentato al punto di frontiera.

Il visto ed il passaporto sono necessari solo se la permanenza supera i 90 gg.

 Quando andare

Con il sole non si scherza, un clima caldo e mediterraneo influenza gran parte della zona costiera, piove molto poco, solitamente in primavera, di forte intensità ma di breve durata. Il periodo ideale va da maggio a giugno, con l’esplosione di colori offerti dalla rigogliosa vegetazione o in settembre e ottobre, quando la temperatura è più clemente e permette di affrontare i tour che si spingono all’interno.

Attenzione al periodo del Ramadan, il mese sacro ai musulmani, molti servizi vengono sospesi fino a sera dopo il tramonto quando, i devoti possono riprendere i loro normali compiti e nutrirsi dopo il digiuno giornaliero

 Moneta

La moneta locale è il dinaro tunisino (tnd), conviene cambiare lo stretto necessario previsto per la spesa in quanto non è conveniente la riconversione in euro, al momento della mia visita era vietato portare la valuta locale all’estero.

Le banche generalmente sono aperte da lunedì al venerdì, personalmente ho cambiato la valuta locale presso la reception dell’albergo. La carta di credito è accettata anche nei più piccoli negozi, previo l’informarsi di ciò prima di ogni operazione

 Telefono ed internet

Esiste un accordo di « roaming » grazie al quale i telefoni cellulari GSM gestiti da operatori italiani con abbonamento e schede pre-pagate funzionano anche in Tunisia

 Sicurezza

Vengono sconsigliati gli spostamenti nelle ore notturne, l’utilizzo di abiti succinti in determinati luoghi e l’utilizzo di gioielli e quant’altro possa in qualche modo attrarre i malintenzionati

 Salute 

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, vanno osservate le solite precauzioni necessarie per evitare problematiche difficili da gestire.

Gli ospedali e ambulatori di pronto soccorso sono in tutte le città, per i medici di turno, cliniche ed ambulatori privati conviene chiedere direttamente alla reception di ogni albergo.

Le farmacie sono ben fornite e presenti in tutte le zone turistiche, farmaci particolari posso però essere difficili da reperire.

Come sempre una buona assicurazione di viaggio tranquillizza il soggiorno

 Cucina

In primis il Cous cous, di pesce, d’agnello o di pollo, purché sia piccante; il Brik a l’œuf, una pasta sfoglia sottilissima ripiena di uova, carne e verdura; il Mechouia, insalata di pomodori, peperoni, tonno, uova sode, il tutto condito con olio d’oliva e succo di limone; il Tajane a base di carne e uova; l’Harissa, una salsa con aglio, peperoncino ed olio.

I dolci a base di miele, nocciole, mandorle e pistacchi, così come i frutti della palma da datteri, sono una prelibatezza.

Anche se la bevanda nazionale è il tè alla menta, servito forte, bruciante e molto zuccherato, gli ottimi vini prodotti riescono a far dimenticare quelli italiani

 Consigli per gli acquisti

Che sia un piccolo o un grosso acquisto, la parola d’ordine è contrattare con gli artigiani che, oltre ad essere degli ottimi creatori, sono dei propri maestri nell’arte del mercanteggiare. Abbiamo veramente acquistato di tutto, anche cose inutili, dedicando una giornata intera nel souk. 

Un regalo originale potrebbe essere la “rosa del deserto”, è il simbolo della Tunisia.

Per negoziare un tappeto ci siamo seduti attorno ad un tavolino dove celebrando il rituale del tè, che è durato un paio d’ore, siamo riusciti a concordare il prezzo e farci spedire il tappeto direttamente a Padova.

Se acquistate qualcosa di ingombrante nel farvelo spedire direttamente a casa, considerate l’IVA che poi Vi spetta pagare per recuperarlo dalle poste per la dogana

 Cosa vedere

 Tunisi

La Capitale del Paese, caotica quanto basta per dimenticare subito la pace e solitudine accumulata nel visitare il deserto, un centro urbano fatto di ampi viali e stretti e tranquilli vicoli, locali tipici e bar moderni, la vivace medina, i coloratissimi souk, le moschee con le loro maioliche artistiche e gli alti minareti, l’immancabile Museo del Bardo che presenta la Tunisia da ogni angolazione e nel corso di diversi millenni attraverso un’immensa varietà di reperti archeologici, ricco dei più bei mosaici romani scoperti fino ad oggi

 Cartagine

A pochi chilometri dalle capitale, l’area archeologica dell’antica città patrimonio dell’Unesco, fondata nell’814 a.C., è ricca di reperti risalenti a quell’epoca; nell’ampia aerea sono sparse necropoli, l’anfiteatro, antichi edifici, pozzi, le terme antonine, le strade, testimonio di un passato storico di grande ricchezza e prosperità, di distruzione dopo le famose guerre puniche e le successive ricostruzioni. Purtroppo convive con gli opulenti edifici delle fortune tunisine

 Sidi Bou Said

Un altro sobborgo famoso dove scoprire i vantaggi di una località balneare che ha molto di più da offrire che belle spiagge; perdersi tra le strade lastricate e gli edifici bianco-blu, i negozi, i ristoranti, il porto, la medina, la gigantesca porta fortificata Skifa El-Kahla, gli archi, gli stucchi e le ceramiche decorative del palazzo Ennejma Ezzahra

 Chott el-Jérid

L’immensa depressione salata è solo in parte ricoperta d’acqua, la luce accecante e le alte temperature creano facilmente i miraggi, le incredibili illusioni ottiche raffiguranti le più bizzarre figure.

L’alito rovente del vento ti ricorda che sei alle porte del deserto, una cinquantina di km e comincia il Sahara

 Djerba

È collegata alla terraferma da un ponte romano lungo 6 km., anche qui gli edifici imbiancati a calce con le finestre blu si affacciano tra i pittoreschi vicoli ricchi di negozi, bar e ristoranti incantando i turisti in questa piccola isola simbolo del turismo tunisino, e le sue lunghe spiagge lambite dal mare turchese che a man mano ci si allontana con lo sguardo ed acquista profondità il blu cobalto si confonde con il cielo intervallato dal bianco delle nuvole che si rincorrono.

Il mercato di artigianato di Houmt Souk, propone oggetti di oreficeria, spezie ed essenze; nei centri minori i souk propongono carini oggetti di terracotta.

Sempre nella capitale si possono ammirare dall’esterno le moschee Jemaâ El Bessi  e El-May, l’antica sinagoga di la Ghriba e il forte Borj El-Kebir

 El-Jem 

È senza dubbio uno dei siti più belli della Tunisia, a pochi km dalla costa il suo splendido monumento: l’anfiteatro, costruito nel III sec. con i suoi 27.000 posti a sedere e i suoi 148 m di lunghezza, può vantare di essere il terzo anfiteatro del mondo antico, subito dopo quelli di Roma e Capua. In estate vi viene organizzato un famoso festival di musica sinfonica.

Da non perdere il Museo Archeologico per la sua eccezionale collezione di mosaici

 Hammamet

Situata ad una quarantina di chilometri a sud di Tunisi, nella fertile penisola di Cap Bon, Hammamet vi accoglierà con il suo caratteristico profumo di gelsomino, la pianta tipica della zona che troverete esposta e trasformata in tanti souvenir. La vita è rilassata, il mare e le spiagge di sabbia fine, i bar e le discoteche, ricordano le nostre vivaci località balneari. La vecchia città, la Kasbah con le sue stradine tortuose è il luogo ideale da esplorare alla ricerca di angoli curiosi dal sapore arabo e africano

 Kairouan

Situata tra la costa e le montagne, Kairouan prende il nome dalla via delle carovane (“qayrawan” in arabo) che l’ha attraversata per secoli. 

La Grande Moschea è il più antico luogo di preghiera musulmano occidentale. 

La sua storia inizia nell’anno 671 all’inizio dell’era islamica. Più di 1.300 anni dopo, la città non ha perso nulla del suo splendore. Quarta città santa dell’Islam sunnita, è considerata la capitale spirituale della Tunisia ed ospita ben 300 moschee, la superba medina ei suoi bastioni, la casa-museo Dar Hassine Allani e il mausoleo di Sidi Abid El-Ghariani.

Ma questa cittadina è famosa anche per la produzione dei tappeti di lana fatti a mano

Monastir

Località turistica per eccellenza, situata a soli una ventina di chilometri a sud di Sousse, affacciata sull’estremità meridionale del Golfo di Hammammet. E’ capoluogo dell’omonimo governatorato ed uno dei centri più apprezzati di tutto il Sahel tunisino

Il fascino di Monastir è duplice: da un lato il mare, dall’altro la storia di questa cittadina, prima tra quelle arabe fondate in Ifriquya, nome con la quale in antichità si identificava l’attuale Tunisia

 Sousse

Adagiata dietro i bastioni bizantini, Sousse è soprannominata la “perla del Sahel”. Ci si può spingere nel suo centro storico per scoprire la Kasbah, la cittadella fortificata, la Grande Moschea e il Museo Archeologico

 Tataouine

Ex carcere militare francese, organizza ogni settimana un colorato mercato all’aperto, nel vero senso della parola. Oggi la città è il punto di partenza del percorso degli ksour, particolari costruzioni adibite ad abitazioni e depositi di grano, set cinematografico che ha ospitato le riprese de “La minaccia fantasma” di Star Wars

 Tozeur 

Le case di mattoni gialli, i tappeti intrecciati alle finestre, i tavolini sui marciapiedi per sorseggiare il tè alla menta, in questa grande oasi fanno tappa i carovanieri, i mercanti, gli hippie e i turisti.

Circondata da un paesaggio desertico, la località seduce con la sua medina con strade strette, il suo palmeto con 1 milione di palme

 Curiosità 

Si ritiene che i disegni all’henné, colorante ottenuto dalle foglie di ligustro, proteggano e purificano il corpo

 Eventi e feste

A Douz la corsa dei dromedari e le acrobazie dei cavalli durante il festival del deserto, tenendosi sempre ad una dedita distanza per non offendere le famiglie dei beduini partecipanti alla competizione (novembre-dicembre)

 Consigli dal sito della Farnesina

Le escursioni nel deserto, solitamente organizzate a partire dalla città di Douz, sono attualmente soggette a procedure stabilite dal Ministero della Difesa Nazionale, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero del Turismo in base alle quali i turisti che intendano visitare tali aree, al cui accesso sovrintende la Guardia Nazionale, devono essere accompagnati da tour operator autorizzati. In considerazione del fatto che si tratta di zone isolate e prive di arterie stradali controllate, le escursioni nel deserto sono attualmente sconsigliate.

Durante il mese di Ramadan la maggior parte della popolazione tunisina si astiene nelle ore diurne dalla consumazione di cibo e bevande, inclusa l’acqua, e dall’uso di tabacco. Si consiglia pertanto ai viaggiatori di tenerne conto al fine di non assumere atteggiamenti in pubblico che potrebbero apparire offensivi o comunque poco rispettosi delle usanze e tradizioni locali.

Contatti utili prima di partire

Dal sito Viaggiare Sicuri

Ambasciata d’Italia a Tunisi
1, Rue de Florence – 1002 Mutuelleville , Tunisi
Telefono: +216 71892811; +216 71892231
Fax: 00216 71892150
E-mail:  ambitalia.tunisi@esteri.it; Sito web: www.ambtunisi.esteri.it
Cellulare del funzionario di turno: + 216 98301496, attivo dopo le 18.00 e nei giorni di chiusura dell’Ambasciata
Tale servizio, dovrà essere utilizzato esclusivamente dai connazionali in caso d’assoluta necessità ed emergenza sul territorio tunisino.
N. B. Nei giorni festivi, un messaggio registrato presso la segreteria telefonica dell’Ambasciata di Tunisi fornirà il recapito telefonico d’emergenza del Funzionario di turno. Dalla Tunisia comporre il numero senza prefisso.

UFFICI CONSOLARI:
Cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia
113, Avenue Jugurtha – Mutuelleville, 1002 Tunisi
Telefono: +216 71892811, +216 71892231,Fax : + 216 71892110
E-mail: consolare.tunisi@esteri.it
E-mail: assistenza.tunisi@esteri.it 

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Aggiornato ottobre 2023

 

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