Rifugio Venezia m 1947 s.l.m. – Rifugio Città di Fiume m 1918 s.l.m. – giro del Monte Pelmo
Dal Passo Staulanza 1766 m s.l.m.
Parcheggio ampio e gratuito al Passo dove il comodo rifugio offre un buon punto di partenza ed eventuale ristoro.
Subito le due possibilità di scelta, a dx verso il rifugio Venezia e a sx verso il rifugio Città di Fiume; scelgo il sentiero CAI n. 472 verso il Venezia e dopo circa una ventina di minuti approfitto dell’ascesa verso il masso con impresse le impronte dei dinosauri alla base del Pelmetto, che meritano ampiamente la visita nonostante la sfaticata per raggiungerle.
Il panorama libero da alberi spazia su tutto il massiccio della Civetta e i bei ricordi non troppo lontani…
Tornato sul sentiero, si procede in un continuo saliscendi nel bosco di conifere con delle utili passerelle in legno per evitare il frequente fango, fino a raggiungere il Passo del Rutorto (1931 m s.l.m.) con la visuale che si apre sull’Antelao, sul Sorapis con la Croda Marcora in primo piano e più a sx il Cristallo.
I grandi prati anticipano l’arrivo al bel rifugio Venezia per un breve ma meritato ristoro. Proseguendo lungo il crinale orientale con segnavia n. 480 dopo un centinaio di metri si incrocia un piccolo sentiero che sale fino alla partenza della via Normale che porta alla vetta (segnale ben visibile sulla roccia).
Da qui in poi la salita regolare, continua e faticosa arriva alla sommità della Forcella della Val d’Arcia a quota 2476 m s.l.m., punto più elevato dell’intera escursione.
Con ancora un versante spettacolare all’orizzonte (la Marmolada e il gruppo del Sella) ha inizio la tanto desiderata discesa, con alcuni brevi tratti un po’ esposti ma ben protetti da corde fisse (percorso attrezzato Gino Flaibani), che consentono anche ai camminatori meno esperti di percorrerla in sicurezza.
Chi desiderasse raggiungere il parcheggio senza passare per il Rifugio Città di Fiume dovrà seguire il sentiero più a sx che corre lungo il ghiaione e le pendici settentrionali del Pelmo, io ho scelto di scendere al rifugio Città di Fiume percorrendo il sentiero più a dx.
L’edificio è stato ricavato dalla vecchia ed abbandonata Malga Durona, situato in una splendida, rilassante ed assolata posizione, con la zona prativa adibita ai pascoli ed il panorama mozzafiato.
Da qui è possibile osservare La Fesura, la naturale insenatura che divide il massiccio principale del Pelmo dal Pelmetto.
Lasciato il rifugio alle spalle, i bassi pini mugo dopo il ghiaione lasciano lo spazio nuovamente al bosco fino al Passo Staulanza.
Anello decisamente molto impegnativo, con tratti esposti e pericolosi in determinate condizioni, sempre ben segnalato e molto frequentato.
Segnale Wind Iliad discreto in tutto il percorso
Non adatto al Nordik Walking o alle Mtb
Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
Cartografia Tabacco 015 Marmolada – Pelmo -Civetta – Moiazza 1:25.000
7 h senza le soste
Sentiero per raggiungere le impronte dei dinosauri tutto in salita su tracce di sentiero non segnalato ma ben visibile lungo il ghiaione
45 min
Il solo salire al rifugio Venezia dal Passo Staulanza è un ottima alternativa per famiglie visto il poco dislivello e l’ottima sicurezza del sentiero
Scheda rifugio Venezia, Albamaria de Luca 1947 m s.l.m.
Gruppo del Pelmo – Località Prati di Rutorto
Proprietà: CAI sez. Venezia
Gestore: Barbara Feltrin cell. 320 0103872
Telefono del Rifugio: 0436 9684 (solo in periodo apertura rifugio)
E-mail: rifugio.venezia@libero.it
Sito: https://www.rifugiovenezia.it/
Posti letto: 62 più 10 ricovero di fortuna
Servizi igienici
Servizi: ristorante con piatti tipici e prodotti per celiaci, doccia calda, wi-fi, il rifugio si avvale inoltre del servizio della guida alpina
Cristian Corazza, cell. 347 2990255
Copertura telefonica: buona Iliad e Wind
Periodo di apertura: da metà giugno a metà settembre
Coordinate gps 46.41549 – 12.1566 (46°24’56” N – 12°9’24” E)
Altri itinerari di salita al rifugio Venezia
Da San Vito di Cadore località Sérdes 1000 m s.l.m. , sentiero su mulattiera n. 470
4 h
Da Borca di Cadore località Villanova, si segue la mulattiera con segnavia n. 475 che risale la costa della Croda Rotta
3,30 h
Da Zoppè di Cadore località Sagúi 1460 m s.l.m., sentiero CAI n. 471 fino al Passo di Rutorto poi n. 472
2 h
Da Zoldo Aldo località Coi 1500 m s.l.m., mulattiera n. 473 fino ad incrociare e proseguire lungo il n. 472 che proviene dal Passo Staulanza
1,30 h
Escursioni dal rifugio Venezia
Salita al Monte Pelmo 3168 m s.l.m.
Incredibile escursione alla sommità di questa splendida montagna, attraverso la Via Normale o Via di Ball, sentiero stretto, molto esposto, turisticamente facile se non ci fosse il fatidico passo del gatto, passaggio obbligato ora parzialmente protetto che richiede assenza di vertigini, passo sicuro ed una minima esperienza alpinistica
Difficoltà: EEA (Escursionisti Esperti vie Attrezzate)
5 h
Salita al Monte Penna
Bellissimo e spettacolare panorama su tutto El caregon, nomignolo assegnato al Monte Pelmo per la straordinaria assomiglianza ad una grande sedia
1 h
Scheda rifugio Città di Fiume 1918 m s.l.m.
Gruppo del Pelmo – Località Malga Durona
Proprietà: CAI sez. Fiume
Gestore: Arcanda s.c. cell.: +39 320 0377432
Telefono del Rifugio: +39 0437 720268
E-mail: info@rifugiocittadifiume.it
Sito: http://www.rifugiocittadifiume.it/
Posti letto: 25 posti letto in 5 camere
Servizi igienici
Servizi: ristorante
Copertura telefonica: buona Iliad e Wind
Periodo di apertura: da metà giugno a metà settembre e durante il periodo natalizio
Coordinate gps 46°26′N 12°07′E
Altri itinerari di salita al rifugio Città di Fiume
Dalla Val Fiorentina, in un ampio parcheggio sulla sinistra in corrispondenza del 3° tornante a quota 1663 m s.l.m. della Strada Statale 251, partendo da Pescul o dalla Val di Zoldo verso il Passo Staulanza, si stacca a sx la carrareccia con segnavia n. 467 (chiusa per gli automezzi) che conduce prima alla Malga Fiorentina e poi al rifugio. Salita molto semplice, percorribile anche con il passeggino.
1 h
Da San Vito di Cadore località Sérdes 1000 m s.l.m., seguendo lo stesso sentiero che porta al rif. Venezia n. 470, al primo bivio si imbocca il n. 468 che risale tutta la Valle de Forada oltrepassando l’omonima forcella (1977 m s.l.m.) fino ad incrociare e proseguire lungo il n. 480
3,30 h
Escursioni dal rifugio Città di Fiume
Rifugio Palmieri alla Croda da Lago 2046 m s.l.m.
Mulattiera prima (segn. n. 467 e n. 458), sentiero poi (n. 436) e ancora una mulattiera (n. 434)
3 h andata e 1,30 il ritorno
Salita al Col de la Puina 2254 m s.l.m.
1 h
Salita al Monte Crot 2158 m s.l.m.
Spettacolare belvedere sul Pelmo e sulla Civetta
2 h
Salita al Monte Fernazza 2101 m s.l.m., sentiero CAI n. 467 e 568
2,30 h
Dedico questa escursione e questo articolo a Carlo e Michele, i due scalatori padovani scomparsi nell’estate del 2019 sul Sass Maor nelle Pale di San Martino
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