Val di Fiemme
Guida al viaggio (la mia esperienza)
Introduzione ed itinerario
Meno caotica della confinante Val di Fassa, significa meno auto, più silenzio e tranquillità. Non mancano strutture ricettive di alto livello, ottimi ristoranti e masi, o rifugi e malghe in quota raggiungibili con semplici camminate. Per i più esigenti, qualche difficile rifugio, con un panorama unico che ripaga la difficoltà della salita.
Diverse strutture sono convenzionate con la Val di Fiemme Card che aiuta con prezzi agevolati a salire in quota grazie agli innumerevoli impianti di risalita.
Il torrente Avisio impetuoso scende ricongiungendosi con il torrente Trevignolo, separando in due l’intera vallata, da una parte l’Alpe di Luisa e il massiccio del Latemar, dall’altra il gruppo dei Lagorai e la Cima d’Asta.
Ben visibili le Pale di San Martino e dal Passo Lavazè anche il Catinaccio e la Val d’Ega che scende nell’Alto Adige verso Bolzano.
È servita da un’eccellente servizio pubblico che consente gli spostamenti anche a chi non ha un mezzo di trasporto.
La Val di Fiemme è una meta ideale sia per chi ama la montagna in estate che in inverno, luogo ideale per il trekking, l’escursionismo, gli sport da neve, ma anche per chi è attratto dai paeselli tipici di montagna, dove il tempo sembra essersi fermato, come viene raccontato a Cavalese sede della Magnifica Comunità di Fiemme, istituzione che da oltre 1.000 anni promuove valori come il senso di comunità, il rapporto con le risorse naturali e la tutela dei boschi (www.mcfiemme.eu).
In caso di pioggia, a Predazzo, si potrà visitare il Museo Geologico delle Dolomiti, dove 11.000 fossili e minerali raccontano tutto sulla genesi e la storia delle montagne (www.muse.it)
Facili escursioni (si richiedono sempre abbigliamento e scarpe adatte)
Dal Centro visitatori di Paneveggio 1524 m s.l.m.
Sentiero Marciò

Parcheggio a pagamento (7€: accetta moneta, Carta di credito o bancomat); gratuito ma molto piccolo lungo la strada statale n. 50 in prossimità del recinto dei cervi. (GPS: 46°18’30″N, 11°44’49″E)
La forestale, molto semplice e sicura sale entrando nel bosco di abeti rossi, siamo nel Parco di Paneveggio-Pale di San Martino, ormai a tutti nota come la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza ricercata dai liutai di un tempo per forgiare dei propri capolavori.

Il percorso naturalistico si snoda piacevolmente ricercando animali, piante, suoni, aiutati dalle illustrazioni dei tanti cartelli esplicativi.


Dopo un centinaio di metri oltrepassando il ponte sospeso a sx si scende e poi si risale verso il recinto dei cervi. Non è possibile aggirarlo completamente.
Gettonatissimo ma molto interessante se fatto con una guida che riesce a coinvolgere anche i più piccoli
2-3 h
Malga Bocche 1946 m s.l.m.

E’ un itinerario che permette di conoscere e vivere il paesaggio del settore settentrionale del Parco Naturale. La parte iniziale dell’itinerario conduce all’interno della maestosa foresta di Paneveggio. Si tratta di un vasto lembo di bosco che si estende a ventaglio sull’alto bacino del Travignolo, tra la catena del Lagorai, le Pale di San Martino e le Cime di Bocche.
2 h e 30 min
Dal Passo Lavazè 1825 m s.l.m.

Raggiungibile in auto da Cavalese con ampio parcheggio gratuito (GPS: 46° 21′ 23″ N 11° 29′ 40″ E)
Al di fuori del caos del turismo di massa quest’area è perfettamente collegata alla la rete di sentieri di Nova Ponente ed in inverno offre all’incirca 70 km di percorsi per sci nordico. Ovviamente sono tutti percorsi aperti alle Mtb, con servizio noleggio al Passo
Malga Costa (Liegalm) 1750 m s.l.m.

Facile camminata senza grosse difficoltà, percorribile anche con i passeggini d’estate o con le ciaspole d’inverno, con segnavia n. 9.
Purtroppo la tempesta Vaia ha colpito duro tutta la zona e quello che un tempo era un percorso in parte nel bosco, ora lascia spazio alla desolazione con la bassa vegetazione che pian piano prende vita. Interessanti le zone umide dove un tempo raccoglievano la torba.
I piatti sono quelli della tradizione altoatesina, prodotti genuini e fatti in casa: goulash, canederli in brodo o al burro fuso, insalata di crauti, ma anche taglieri di affettati misti con lo speck a farne da padrone, oppure uova e patate.

Il panorama regala lo spettacolo migliore, dal Latemar al Catinaccio, il Corno Bianco e il Corno Nero, e le vallate sottostanti
1 h
Malga Ora (Auerleger Alm) 1.875 m s.l.m.
Anche questa escursione permette di ammirare un panorama idilliaco sulle cime circostanti; si procede in leggera salita lungo la carrareccia prima ed il sentiero poi, entrambi con segnavia n. 2-509.
Ad attenderci l’ospitalità del luogo, impreziosita dai molti animali che pascolano attorno, mucche, lama, asini, papere, oche, capre e pecore e un bel parco giochi per la gioia dei più piccoli.
È raggiungibile anche dal Passo Oclini
40 min
Dal Passo Oclini (Jochgrimm) 1989 m s.l.m.
Un paio di chilometri dal Passo di Lavazè (GPS: 46°20’49″N 11°27’06″E)
Anche da qui partono varie passeggiate, semplici e sicure
Capanna Nuova (Neuhütt) 1791 m s.l.m.
Principalmente in discesa su comoda strada sterrata ombreggiata dal bel bosco di conifere, all’arrivo, un laghetto e degli ottimi piatti tradizionali tirolesi, come il Kaiserschmarren (omelette spezzettata) che gli strauben (pastella fritta nell’olio), serviti con marmellata e zucchero
1 h e 20 min
Malga Gurndin 1994 m s.l.m.
Situata tra il Corno Bianco di pietra Dolomia ed il Corno Nero, lo Schwarzhorn, composto da porfido e rocce di origine vulcanica, circondata da boschi e prati, è raggiungibile con una semplice passeggiata
20 min
Prendendo gli impianti di risalita
Pampeago 1760 m s.l.m.
Da Pampeago con seggiovia Agnello , che sale sulla dx, raggiungendo da Cavalese il grande parcheggio gratuito (GPS: 46°20’30″N 11°32’26″E)
Dal Rifugio Monte Agnello 2180 m s.l.m. al Rifugio In.Treska 2200 m s.l.m.

Comoda e rilassante camminata in quota lungo il pendio del Monte Agnello, sentiero sicuro tra bassi pino mugo
30 min
Dal Rifugio Monte Agnello sentiero Respirart



Un semplice anello su sterrata che forma il più alto Parco d’Arte al mondo, dove poter ammirare le opere di grandi artisti di fama internazionale ed interagire con le stesse.
Aiutano a meditare e rilassarsi senza fretta tra la natura circostante.
Abbiamo avuto la fortuna di assistere al concerto di un maestro di Fisarmonica nella fantastica postazione panoramica adibita a palcoscenico, il Teatro all’aperto del Latemar, nei pressi della Baita Caserina. In prossimità anche una fontanella d’acqua potabile
1 h e 30 min senza soste
Escursione difficile
Sempre da Pampeago ma salendo con la seggiovia omonima (quella di sx)
Anello ai piedi del Latemar dalla Malga Ganischger Alm 2010 m s.l.m.


Comoda camminata su strada sterrata attraversando il Passo di Pampeago fino alla Malga Mayrln, poi sentiero nel bel bosco di pino cembro, con segnavia SAT n. 23, fino a Oberholz, da qui, con sentiero n. 18 fino alla piattaforma panoramica e di seguito il sent. n. 22 che offre un susseguirsi continuo di punti panoramici in cui scoprire non solo la flora e la fauna, ma anche la storia, le favole e gli affascinanti racconti di questi luoghi fino a raggiungere il Passo Feudo, poi discesa al punto di partenza su forestale con segnavia n. 516.
Fontana d’acqua potabile di fronte alla Malga Mayrln
Difficoltà: E (Escursionisti)
4 h senza soste
Rifugio Torre di Pisa link
Alpe Cermis
Comodo parcheggio gratuito a Cavalese nei pressi della stazione a valle della cabinovia (GPS: 46°17’08″N 11°27’54″E)
Laghi di Bombasel 2270 m s.l.m.

Dal Paion del Cermis a quota 2230 m s.l.m. stazione a monte della seggiovia, terzo troncone del collegamento da Cavalese. Si scende lungo la carrareccia fino al bel Rifugio Lo Chalet (2180 m s.l.m.) sent. n. 353.

Da qui ancora in discesa su tratto ripido a gradoni, con terreno sdrucciolevole, con corda metallica in aiuto, poi in quota lungo il pendio del To de la Trapola fino alla Forcella del Bombasel.

Dai prati circostanti, incorniciati dalle vette del gruppo del Lagorai, troviamo un grande lago verde smeraldo ed altri specchi d’acqua più piccoli
1 h senza soste
Via Ferrata dei Laghi, ora Cermiskyline
Per una giornata di relax

Parco acquatico Giro d’Ali a Bellamonte, raggiungibile a piedi o con la comodità degli ovetti.
Ingresso a pagamento 8 € (metà del costo se si prende anche l’impianto di risalita)

⚠️La relazione è puramente a scopo informativo. Ognuno dev’essere in grado di scegliere l’itinerario a seconda della propria esperienza e capacità.
La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento.
Non improvvisate ma affidatevi alle guide alpine!!!

Per tutta la Val di Fiemme
Cartina Tabacco 014 Val di Fiemme – Lagorai – Latemar 1:25000
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